Signora né buona, né bella, né giovane, né ricca, desidera fare la conoscenza di un signore che possegga tutte le doti che a lei mancano. Intelligenza non necessaria. Avventurieri e studenti si astengano dal rispondere. Scrivere X. Y. ecc.».
Piero e Alberto in barca sul Po lessero casualmente l'annuncio nella quarta pagina del giornale, e risero.
- Che cinismo! - disse Alberto, disapprovando.
- Che sfrontatezza! - disse Piero, ridendo. - Rispondiamo?
- Ah, io no! - esclamò Alberto.
- Tu hai l'anima di un trepido coniglio in un corpo di giovane pantera, - disse Piero. - Risponderò io.
Ma avendo egli l'anima (e la professione) di impiegato di banca in un corpo di Giovane Werther, e non volendo compromettersi con una sconosciuta, firmò col nome di Alberto e diede l'indirizzo dello studio di lui, che era un pittore.
La signora né buona né bella né giovane né ricca rispose. Alberto aprì la lettera, si stupì, comprese, si sdegnò; ma non ne parlò con Piero. Piero da parte sua non ne parlò ad Alberto perché il coniglio, quando qualcosa gli spiaceva, non era comodissimo a trattare. E quanto a Piero l'incidente si chiuse lì.
Alberto lesse e rilesse la lettera, ch'era breve.